Durante la pestilenza del 1630, la città fece voto di erigere una cappella a San Secondo, martire della legione tebea e co-patrono di Torino. Stucchi e dipinti sono stati realizzati a metà Seicento dal Casella, artista luganese. Nella piccola pala centrale san Secondo è raffigurato su di un piedistallo con lo stemma del Comune di Torino. A lato della cappella si trova il monumento funebre di Luigi Fransoni, arcivescovo di Torino dal 1832 al 1862.