Il battesimo è il fondamento della vita cristiana, la porta di accesso alla vita nello Spirito. Per questa ragione il battistero è simbolicamente posto all’ingresso delle cattedrali e delle chiese parrocchiali. L’attuale fonte battesimale venne realizzato, come il resto del decoro della cappella, nel 1851. La più antica vasca rinascimentale
L’antico altare maggiore fu realizzato all’inizio del Settecento. Dietro di esso vi è il grande trompe-l’œil che ripropone l’architettura interna della Cappella della Sindone, chiusa per restauro. Il presbiterio ospita l’ambone, l’altare e la cattedra episcopale in bronzo realizzati nel 2004 dall’artista Mario Rudelli.
Il coro invernale o sacrestia del Capitolo, normalmente non visitabile, deve la sua origine all’arcivescovo Claudio di Seyssel che, nel 1520, volle prevedervi la sua sepoltura. I lavori furono terminati nel 1530. Il mausoleo di Claudio di Seyssel, ancora oggi conservato nella sacrestia, fu eseguito dal celebre scultore rinascimentale Matteo
L’altare è opera settecentesca dei fratelli Ignazio e Filippo Collino; il crocifisso ligneo fu realizzato da Francesco Borello. Di grande effetto plastico sono le due statue marmoree di santa Cristina e santa Teresa, eseguite a Roma nel 1715 dal grande scultore parigino Pierre Legros. È qui custodito il Sacramento dell’Eucarestia.
San Giovanni Battista, patrono di Torino, è raffigurato nella tela dipinta da Rodolfo Morgari nel 1862. Gli stucchi e gli affreschi sono opera pregevole di Giovanni Andrea Casella, attivo in Piemonte nella prima metà dei Seicento. Raffigurano i santi Cosma e Damiano incoronati dalla Trinità.
Durante la pestilenza del 1630, la città fece voto di erigere una cappella a San Secondo, martire della legione tebea e co-patrono di Torino. Stucchi e dipinti sono stati realizzati a metà Seicento dal Casella, artista luganese. Nella piccola pala centrale san Secondo è raffigurato su di un piedistallo con
La pala centrale, che raffigura la Natività, venne dipinta da Giovanni Comandù nel 1795. Ai lati si notano i mausolei seicenteschi di due arcivescovi. Un altro monumento sepolcrale, posizionato al di fuori della cappella, ricorda il cardinale Giuseppe Gamba, arcivescovo di Torino dal 1924 al 1929. È opera dello scultore
La grande tela, raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Giovanni Battista, Michele arcangelo, Filippo Neri e Francesco di Sales, è un capolavoro del pittore Giovanni Bartolomeo Caravoglia e fu dipinta nel 1655. Nelle tele laterali si incontrano altri due santi particolarmente cari alla dinastia sabauda: il beato Amedeo
La cappella è dedicata ai santi Orso, Crispino e Crispiniano, protettori della Compagnia dei Calzolai. La splendida pala, realizzata nei primi anni del Cinquecento, è opera di Martino Spanzotti, con la collaborazione di Defendente Ferrari. Al centro è raffigurata la Vergine che allatta. Ai lati, conseguentemente alla scomposizione del polittico
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